Vallortigara: una nuova piattaforma trattamento rifiuti

Il nuovo impianto di Marano Vicentino, si integra alla storica piattaforma di Torrebelvicino (in fase di revamping) e offre alle imprese del territorio opportunità per crescere ancora nel recupero dei loro scarti. Un intervento a consumo di suolo zero.

Circa 3.000 mq per accogliere gli scarti non pericolosi delle imprese

Una nuova piattaforma da circa 3.000 mq, destinata al trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi, al servizio dell’economia circolare e delle filiere produttive del territorio Vicentino: è quella che Vallortigara (società controllata da Herambiente a sua volta parte del Gruppo Hera) ha presentato oggi alla stampa a Marano Vicentino.
L’impianto, entrato gradualmente a regime nei mesi scorsi, accoglie per lo più i rifiuti cosiddetti “assimilabili” delle PMI del territorio, ad esempio, imballaggi misti in plastica e carta/cartone, legno e materiali ferrosi, con un potenziale di trattamento autorizzato di 100 mila tonnellate all’anno.

Intervento nell’area dell’ex discarica con la logica del consumo di suolo zero

L’intervento edilizio, ubicato alla confluenza di via Maestri del lavoro e via dell’Autostrada, è stato concepito con la logica del consumo di suolo zero. Il nuovo impianto e gli spazi destinati a eventuali futuri ampliamenti, insistono infatti in prossimità e all’interno del perimetro della vecchia discarica inerti del comune di Marano Vicentino, dunque una zona priva di prospettive, che ha così trovato una vocazione produttiva al servizio della comunità.

Attività interamente orientate al recupero

Nelle diverse sezioni della piattaforma, ogni carico in ingresso viene sottoposto a una cernita manuale o meccanica (in relazione al tipo di materiale e di cliente) per separare ulteriormente le diverse frazioni dei materiali raccolti e a trattamenti per efficientare la logistica propedeutici al successivo avvio a recupero verso i consorzi di filiera, cartiere, etc. Come l’accorpamento con sconfezionamento e riconfezionamento e la riduzione volumetrica, grazie al passaggio negli impianti di triturazione o di pressatura.

Il perché dell’investimento: più prossimità alle imprese clienti e focus sul recupero

In precedenza, tali attività erano realizzate nella sede storica dell’Azienda a Torrebelvicino. La realizzazione del nuovo impianto è stata guidata soprattutto dalla volontà di seguire le dinamiche di sviluppo delle imprese locali, sempre più focalizzate su obiettivi di sostenibilità, in cui rientra naturalmente anche la massimizzazione del recupero degli scarti. In questo senso, il nucleo di Marano Vicentino, molto più baricentrico e prossimo alle direttrici viarie, offre una decisa semplificazione degli aspetti logistici, con benefici non solo economici, ma anche ambientali, in termini di riduzione di CO2. Inoltre, la nuova organizzazione degli spazi e le tecnologie adottate, consentiranno di accrescere ulteriormente le percentuali di recupero di materia, nei primi mesi di attività dell’impianto, già salite circa al 70%, con una prospettiva di ulteriore incremento nel prossimo futuro.

Vallortigara nel Gruppo Hera per crescere ancora. In corso il rinnovo a Torrebelvicino

L’investimento nel nuovo stabilimento di Marano, rientra nella più ampia strategia di sviluppo di Vallortigara, garantita dall’ingresso nel Gruppo Hera (attraverso la controllata Herambiente) nel 2021, di cui è parte anche l’importante revamping in corso (conclusione prevista entro il primo semestre 2025) presso la sede di Torrebelvicino, che riguarderà sia le sezioni per il trattamento dei rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi che l’area direzionale.

Un nuovo logo che unisce passato e futuro

Proprio per rafforzare l’identità di azienda fortemente radicata sul locale e, allo stesso tempo, parte del gruppo leader in Italia nel trattamento e recupero rifiuti, con circa 100 impianti e oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuto trattate ogni anno, Vallortigara ha recentemente aggiornato il proprio logo, ben visibile da qualche giorno anche a Marano Vicentino. L’albero stilizzato, ancoraggio alla storia e alla vocazione ambientale è rimasto, ma carattere e colori richiamano ora al Gruppo Hera, come nuova forza per accelerare crescita, servizi e occupazione sul territorio.